AViCri – Attention for Victims of Crimes

Premessa

L’Unione Europea, nell’ambito del programma comunitario di cooperazione “Daphne II”, ha approvato uno speciale progetto per la tutela delle vittime di reato. L’iniziativa, è stata promossa e si è sviluppata grazie all’efficace collaborazione fra il Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, La “Sapienza” Università di Roma, la Regione Lazio e l’Associazione “Differenza Donna”.

Di particolare interesse, e altamente innovativa, è l’efficacia delle sinergie nate intorno al progetto che ha coinvolto rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Introduzione

Il progetto ha come obiettivo specifico la creazione e l’elaborazione di pacchetti educativi volti allo sviluppo di una formazione del personale interforze addetto all’accoglienza delle vittime del crimine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza), allo scopo di portare sia gli operatori che le vittime ad una maggiore presa di coscienza ed al superamento delle obiettive difficoltà che spesso si incontrano nel corso delle particolari circostanze in cui operatori e vittime vengono a contatto. Questo obiettivo sarà raggiunto previa analisi del fabbisogno sul territorio con il coinvolgimento dei beneficiari e lo sviluppo di attività formative propedeutiche alla creazione di reti multidisciplinari durevoli e diffondibili mediante mainstreaming a livello internazionale.

Il progetto intende creare un contesto di migliore accoglienza per le vittime del crimine mediante un pacchetto formativo diretto a personale delle Direzioni centrali degli istituti di istruzione e delle scuole di Polizia che ne diffonderà i contenuti acquisiti, inserendoli nei corsi rivolti agli operatori a livello europeo. Ciò consentirà il confronto con i paesi che già attuano programmi di formazione con le Forze dell’Ordine e la possibilità di fornire alle vittime risposte più adeguate e ai governi di rivedere le loro politiche in materia di vittimologia.

Parti coinvolte nel Progetto

I gruppi direttamente coinvolti nel Progetto saranno, innanzitutto, i soggetti (vittime del crimine e non, oltre ad appartenenti al personale delle Forze dell’Ordine) che risponderanno ai questionari previsti per la ricerca. I partner nazionali sono il Ministero dell’Interno – Direzione Centrale della Polizia Criminale; la Regione Lazio – Dipartimento Sociale; l’Associazione “Differenza Donna”. I partner stranieri attivi nel Progetto sono: il Corpo di Polizia in Devon and Cornwall Constabulary; il Lower Saxsony Police Department; Scotland Yard.

Obiettivi  del Progetto

  1. La realizzazione di un questionario standardizzato da utilizzarsi per l’analisi del fabbisogno nell’approccio alle vittime.
  2. Analisi del fabbisogno delle parti coinvolte attraverso il coinvolgimento dei beneficiari, al fine di acquisire una migliore conoscenza dei vissuti legati al trauma e delle aspettative del rapporto vittime – Forze dell’Ordine.
  3. Una migliore competenza nella gestione del rapporto vittime – Forze dell’Ordine.
  4. Individuare le potenziali strategie preventive ed operative nell’ambito di una sicurezza integrata e per la costruzione del piano formativo previsto;
  5. La costituzione di un pacchetto formativo da erogare ai formatori delle principali Scuole di Polizia in ambito nazionale.
  6. La realizzazione di un manuale, corredato da CD, da distribuire a livello nazionale e da esportare nei diversi paesi europei, finalizzato a proporre un modello formativo.

Ciò consentirà di creare un contesto nel quale il nostro paese e quelli coinvolti nel progetto, acquisiscano una maggiore consapevolezza delle problematiche esistenti all’interno del rapporto “vittima – Forze dell’Ordine” e possano rivedere le loro politiche in tal senso.

Le numerose attività di ricerca sul trauma psichico hanno dimostrato in modo inequivocabile che il modo in cui le persone elaborano il fatto di aver subito un crimine dipende, in larga misura, dalle loro esperienze immediatamente successive al crimine stesso. Per questo motivo il ruolo degli Operatori di Polizia, che sono spesso le prime persone con cui le vittime entrano in contatto, è determinante per favorire il recupero post traumatico conseguente al crimine. Quando un soggetto nelle fasi successive ad un trauma si ritrova a vivere esperienze a questo connesse che ne amplificano gli effetti, si parla di traumatizzazione secondaria. Più precisamente, si produce una traumatizzazione secondaria in fase di raccolta della testimonianza se non si attuano strategie volte a ridurre gli effetti già disagevoli di dovere, per raccontarlo, rivivere l’accaduto. Ciò è ancora più vero nel caso delle donne vittime di violenza che, specialmente quando si realizza all’interno della famiglia, viene spesso negata e non denunciata. Pertanto, per ridurre il rischio di vittimizzazione secondaria ed ottimizzare la resa testimoniale nell’approccio alle vittime è necessario che gli Operatori di Polizia siano consapevoli dei bisogni delle vittime, soprattutto di quelli di particolari popolazioni di vittime, come le donne. La scelta delle donne come beneficiari specifici, ci permette, inoltre, di considerare beneficiari indiretti anche i minori ad esse collegati, unitamente ai formatori e agli Operatori di Polizia interforze e di prossimità di tutti i paesi coinvolti che acquisiranno una più approfondita conoscenza delle metodologie di supporto alle vittime e la possibilità di realizzare con esse un impatto positivo ed un rapporto di maggiore fiducia.

Dunque la finalità principale di AViCri consiste nella realizzazione di un’attività formativa interforze, diretta agli operatori delle Forze dell’Ordine nel settore specifico dell’assistenza e tutela alle vittime del crimine e che proponga e sviluppi strumenti utili all’ascolto e all’interazione.

In linea con i principi comunitari, parte integrante del programma Daphne è data dal confronto e dalla cooperazione internazionale.  Tale attività è finalizzata all’attuazione di un proficuo scambio e alla diffusione di esperienze utili a fornire alle vittime risposte adeguate ed ai Governi, informazioni destinate a costituire una base per le politiche in materia di vittimologia.

Il Progetto mira inoltre ad elevare la professionalità degli operatori attraverso un vero e proprio “training in vittimologia” che renda più agevole ed efficace il dialogo con persone vittime del crimine.

Infine, mira ad ottenere la condivisione delle migliori prassi in tema di Polizia di “prossimità”, inserendosi in un quadro internazionale  di più ampie iniziative di tutte le Forze di Polizia per la tutela delle vittime di reato.

Daphne Programme II 2004-2008

To prevent and combat violence against children, young people and woman and to protect victims and groups at risk

 

 

 

Project Reference Number: 2006-1/084

Congresso AVICRI – Roma, 2-3 Marzo 2009

 

Rassegna Stampa

29.03.2008 – SICUREZZA: AL VIA PROGETTO ‘AVICRI’ PER LE VITTIME DEL CRIMINE – AdnKronos

31.03.2008 – Più attenzione per le vittime del crimine – Polizia di Stato

10.02.2010 –  Presentazione volume “Le vittime del crimine: prospettive di ricerca e di intervento” – Ministero dell’interno