Questo non è amore

Osservatorio di Psicologia della Legalità e della Sicurezza

Una donna vittima di violenza, riportando le parole del Direttore generale della pubblica sicurezza Franco Gabrielli, “proprio perché prevaricata in quanto donna e privata di libertà ed autonomia, si sente sola, è rassegnata, prova vergogna, ha paura di ritorsioni per sé stessa e i propri figli, si crede colpevole, teme di non essere creduta”.

È la prefazione del documento “… Questo non è amore“, una pubblicazione con lo scopo di presentare i dati in possesso alle forze di Polizia sui reati di maltrattamenti, stalking, violenza sessuale ed omicidio e sulle attività di prevenzione proposte dalla Polizia di Stato, di cui riportiamo i dati più rilevanti di seguito.

“Emerge, in particolare, un aumento dell’incidenza percentuale delle donne vittime, passate dal 68% del gennaio-agosto 2017 al 71% dell’analogo periodo 2018” eppure “i dati statistici mostrano come nei primi 9 mesi degli anni 2017/2018 si registri una sensibile diminuzione dei casi di omicidio volontario consumato, pari al – 19%. Se però il calo degli uomini uccisi è del – 28% rispetto all’analogo periodo precedente, il dato relativo alle donne uccise diminuisce del solo – 3%. Quasi l’80% dei presunti autori di tale efferato delitto è di cittadinanza italiana” a dimostrazione del fatto che la violenza esercitata nei confronti delle donne non ha confini ma attraversa tutte le culture.

Inoltre, un dato rilevante riguarda il movente degli omicidi, nello specifico i casi di femminicidio, ovvero uccisione di una donna perché tale: “se sul totale dei casi di omicidio volontario commessi nei primi mesi del 2018, il 41% delle vittime è di sesso femminile, la percentuale delle donne uccise in ambito familiare e/o affettivo sale al 72%. […] Esaminando, tuttavia, i casi di omicidio volontario commessi in ambito familiare nell’anno in corso, verificando i contesti ambientali e le motivazioni addotte dal carnefice, si è arrivati a considerare propriamente come femminicidio, 32 casi sui 94 complessivi”.

Vengono riportati anche i dati riferiti agli atti persecutori, o stalking: “Il 2018 registra, rispetto all’ultimo triennio, la percentuale più consistente di vittime di sesso femminile (77%), raggiungendo valori che non si evidenziavano dal 2014 (pari al 76,98 %).”

Infine, è emerso come la percentuale di vittime di violenza sessuale nel 2018 sia aumentata rispetto agli anni precedenti.

Per ulteriori approfondimenti rimandiamo alla lettura della pubblicazione “… Questo non è amore“.

Fonte: … Questo non è amore PDF